“Piccole Donne”
Photo by Karl Fredrickson (Unsplash)
“PICCOLE DONNE”
Il mese scorso è uscito al cinema il remake di “Piccole donne”, tratto dal romanzo omonimo di Louisa May Alcott. La storia, ambientata nel periodo della guerra di Secessione, combattuta fra gli Stati Uniti del sud e quelli del nord, ha come protagoniste le sorelle March, le quattro “piccole donne” cui fa riferimento il titolo:
- Meg è la maggiore, ha 16 anni e desidera una vita lussuosa, anche se nella realtà, è costretta a lavorare come governante;
- Jo (15 anni) ribelle, anticonformista e accanita lettrice, ama scrivere racconti e si mantiene facendo la dama di compagnia di una vecchia zia bisbetica;
- Beth (13 anni) adora suonare il piano, ma la sua timidezza è così accentuata da impedirle, persino, di frequentare la scuola.
- Infine c’è Amy che ha 12 anni e ama dipingere e disegnare.
La storia inizia con la partenza per il fronte, in qualità di cappellano militare, del padre delle ragazze che è un pastore protestante. Ben presto egli verrà ferito e quindi anche la moglie lo raggiungerà per curarlo.
Nonostante la loro situazione economica, non propriamente florida, le quattro ragazze riusciranno, comunque, ad essere felici, anche in questo periodo, perché sono molto unite nell’affrontare le difficoltà della vita.
Apparentemente questa potrebbe sembrare una storia per ragazzine, o come si diceva un tempo per “giovinette”.
Io penso, però che vi si possano trovare molti spunti di riflessione su cui lavorare in questi giorni così bui. Vediamoli insieme:
1. Marmee, la mamma di Amy, Jo, Beth e Meg, consiglia sempre loro di riuscire a trovare, ogni giorno, sia il tempo per lavorare che quello per divertirsi. Dimostrare di aver compreso il reale valore del tempo consiste, infatti, nell’impiegarlo nel modo migliore.
Ed ora tocca a te: riesci sempre a sfruttare nel migliore dei modi il tempo delle tue giornate? Quante volte ti sei ripromess* di fare qualcosa per te e poi non sei riuscit* in questo intento? E perché?
Elenca 5 situazioni in cui ciò ti è accaduto. Ora che ne hai, comunque tempo e modo, rifletti su quali sono state le reali motivazioni che hanno determinato il tuo comportamento e indica per ogni situazione che cosa potresti fare in futuro per evitare che ciò accada di nuovo.
2. “Piccole donne” ci insegna che le cose belle possono capitarci nella vita di tutti i giorni. Basta davvero poco per migliorare la giornata nostra o di altri: un sorriso, un apprezzamento per il lavoro svolto, un gesto gentile, una telefonata con qualcuno che non sentivamo da tempo, quella piccola cosa che desideravamo da tanto…..
Ed ora tocca a te: soprattutto nei momenti peggiori, dobbiamo cercare conforto e sollievo nelle cose più piccole come:
– iniziare a leggere quel libro acquistato e mai iniziato;
– fare una telefonata o mandare una mail ad una amica che non sentiamo da un po’;
– preparare una ricetta nuova ed un po’ particolare che non avevamo mai il tempo di fare;
– iniziare a guardare una serie tv che ci ispira;
– acquistare on line qualcosa che ci piace;
– fare un po’ di movimento, anche in casa, con attrezzi che possediamo oppure corsa sul posto, danza, yoga o quant’altro ci venga in mente;
– cominciare a programmare le prossime vacanzeche saranno sicuramente molto belle;
– e, soprattutto in un momento come questo prova ad incrementare l’abbondanza e la speranza nella tua vita, attraverso la gratitudine. Lo so che sicuramente non è facile, ma prova a tenere un diario nel quale annotare ogni sera 3 cose che sono successe, durante la giornata, e per le quali ti sei sentit* grat*, nonostante tutto. Lo so che può sembrare strano, ma imparare a trovare il bello anche nel momento più bui, ci farà stare meglio.
3. Laurie, il vicino di casa delle ragazze è, da anni, innamorato e non ricambiato di Jo. Così Amy gli consiglia di evitare che questa delusione rovini ciò che di bello è già presente nella sua vita o che potrebbe succedergli in futuro.
Ed ora tocca a te: anche questa è un’importante lezione da imparare. Spesso, infatti, il dolore per una storia che non può avere futuro ci impedisce di proseguire nel nostro percorso facendoci rinunciare ad altre occasioni od incontri.
Quando poi la situazione intorno a noi è già di per sé tristissima, tutto può sembrarti ancora più nero.
E’ necessario, invece, imparare a lasciar andare chi non ci ama, o non ci ama più, oppure tutti i ricordi legati a lei o a lui e continuare ad apprezzare quanto di bello fa già parte della nostra vita.
Se anche tu ti trovi in questa situazione, inizia ad esaminare le relazioni, sia amorose che di altro tipo, che sono state particolarmente importanti per te.
Rifletti su che cosa, ciascuna di esse, ti ha regalato e in che modo ha influenzato il tuo presente. Capirai che, spesso, anche le storie che, una volta finite, sembrano lasciarci solo rancore, ci hanno comunque regalato qualcosa o ci hanno fatto crescere.
4. Jo, in qualità di aspirante scrittrice, ci ricorda l’importanza del linguaggio, quando afferma la sua intenzione di voler usare “parole belle, forti ed efficaci”. Le parole con cui ci esprimiamo, infatti, influenzano il modo in cui veniamo percepiti dagli altri e possono darci coraggio e fiducia nel nostro futuro.
Ed ora tocca a te: prova a raccontare, con “parole efficaci”, la vita che vorresti vivere fra 1 anno, descrivendola in maniera dettagliata: dove vivrai, cosa farai, con chi sarai .
È importante riuscire a pensare che sicuramente ci sarà un dopo e che sarà bello e che potremo realizzare i progetti che avevamo!
Parole ed illustrazioni sono strettamente connesse: se lo preferisci e ti fa sentire più a tuo agio, puoi anche disegnare oppure creare una sorta di collage, ritagliando da alcune riviste immagini che raffigurino oggetti o situazioni che ti attirano.
L’esprimere in maniera concreta, tramite parole, disegni od immagini, le nostre aspettative per il futuro ci permetterà di avere le idee più chiare e ci darà una marcia in più per poterle realizzare quando tutto questo sarà finito.
Buon lavoro!
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